SESSISMO ALLO CHAMPAGNE

Mi ha molto appassionato la polemica su Hamilton che spruzza di sciampagna una valletta ed è conseguentemente accusato di sessismo, anche se io avrei preferito che venisse usata la parola “strupro”, così, per levarsi il pensiero.
Devo purtroppo rilevare, come ogni appassionato di gare automobilistiche e motociclistiche vi confermerà, che il problema non è nuovo e, au contraire, si ripete da anni col medesimo rituale barbaro, vile e ignorante.
È bene precisare che i primi a subirne le drammatiche conseguenze sono gli altri piloti di sesso maschile ma anche in questo caso – visto che non possiamo in alcun modo certificare che abbiano richiesto un tale trattamento – si può parlare di barbarie, di sevizie e ovviamente di stupro oltre che di classismo, sessismo, bullismo, priapismo, prepotentismo, soggiogantismo, sottosoprismo, colonscopismo e infine addirittura proprio lui, il prismo.
È un tristo fatto che i piloti, per salvaguardare un vetusto concetto di virilità, in tali frangenti fingano di divertirsi.
L’osservatore non superficiale però, fissando quelle smorfie e i ghigni, noterà che nascondono una sofferenza tale che nessuna doccia bollente sarà mai capace di mondare.
Vi lascio con alcune testimonianze poco adatte ai deboli di cuore.
Il brutto vizio di Hamilton (che ricordiamolo È PURE NEGRO) questa volta su un rassegnato e mesto Alonso.
Lewis Hamilton (ALLORA BASTARDO INSISTI) e Jenson Button sull’orripilato e sorpreso Sebastian Vettel
Sebastian Vettel di nuovo umiliato, questa volta da Nico Rosberg e Romain Grosjean.
Jorge Lorenzo e quell’infame di Valentino Rossi (non dimentichiamo la storiaccia dell’evasione fiscale) su uno spaventato e tremante Marc Marquez.
Ancora Jorge Lorenzo su un allibito Casey Stoner (che infatti ha somatizzato e perso le tre gare successive, bravo Lorenzo clap clap clap).
Un noto evasore fiscale (che poi si è accordato con l’AdE ehehehehehehehehe) arriva a spruzzare il mesto pubblico che tanto è schiacciato lì sotto e non può far altro che subire l’incivile trattamento, così, alla traditora.