Casini dice che per il paese occorre un patto tra progressisti e moderati: il che, per carità, potrebbe pure essere.
Il punto è che, dati alla mano, i progressisti e i moderati di cui parla non sono -non possono essere- quelli del PD e quelli dell’UDC: perché i primi -che sembrano cagarsi addosso alla sola idea non dico di fare proprio, ma perfino di nominare un concetto minimamente innovativo- non sono progressisti, e i secondi -che continuano a sostenere posizioni medievali su questioni come le unioni omosessuali, le scelte di fine vita, la libertà delle donne sul proprio corpo- non sono moderati.
Conclusione: io non lo so se il paese ha bisogno di un’alleanza tra progressisti e moderati, ma se Casini ritiene che sia così dovrebbe pure farci il piacere di spiegarci chi sono.
Grazie.
In realtà Casini dovrebbe parlare di un patto tra “moderati” (il PD) e “conservatori” (l’UDC).
Diarioelettorale
Intende dire che un’alleanza tra oscurantisti e mestieranti costituisce per lui l’unica alternativa ai conservatori reazionari.
Se usasse i termini esatti, la proposta risulterebbe oltremodo attinente allo stato delle cose. Purtroppo.