1. Evacuazione intestinale pestilenziale. Cioe’, non e’ che l’evacuazione sia di per se’ un evento dal piacevole afrore di rosa e acacia. La Merda Americana pero’ –vale a dire il prodotto di scarto di un’alimentazione fatta di uova strapazzate e pancetta fritta, pancake con sciroppo d’acero, crocchette di pollo , Ketchup piccante, salsa barbecue, T-bone steack grigliata su carbonella, cheeseburger con bacon e cheddar, frappe’ panna banana e cioccolato, Marshmallow (Marshmallow arrostiti sul fuoco!!!), gamberi fritti, aragosta del Maine al burro, pure’ all’aglio, carne rossa tutti i giorni, costolette di maiale, niente frutta fresca, coca cola alla vaniglia come base per l’idratazione giornaliera, irragionevoli e spropositate quantita’ di ghiaccio, pop-corn al caramello, anelli di cipolla fritti, patatine al formaggio, tacos, burritos, pizza pepperoni (col salame!), ciambelle con glassa al cioccolato, fagioli piccanti in scatola e tacchino ripieno nei giorni di festa- ecco, quella roba li’, puzza di piu’. Puzza peggio.
Paragonare la Merda Americana aI prodotto del catabolsimo di un lottatore di Sumo giapponese , e’ come paragonare l’odore di un centro commerciale Texano con il profumo di alberi di ciliegio in fiore di un giardino Zen.
2. Motorette elettriche per coprire lunghe distanze a piedi. L’obeso americano le utilizza per non affaticarsi nello spostarsi all’interno di Disneyland, dei casino’ di Las Vegas o anche solo nel vialetto di casa per raccogliere il giornale, al pari di un portatore di una qualche rara disabilita’ genetica.
3. Viaggiare in business class: quei culoni flaccidi fanno fatica ad incastrarsi tra gli stretti pertugi dell’economy, costringendo la compagnia a frettolosi upgrading del ciccione di turno.
4. Sovraccarico dei condotti fognari. Tra coccodrilli ciechi di sei metri, buttati nel cesso da piccoli, pantegane radioattive a tre teste e la materia fecale degli obesi- del cui afrore si e’ detto al punto 1- il sistema fognario americano sta diventando un postaccio
5. La tuta come unico indumento: come con l’armadio di Einstein e di Dylan Dog, non si perde tempo a decidere cosa indossare. L’unico dubbio sono i colori: tute di ciniglia pastello, tute nere acetate, tute di felpa grigie, rosa shocking o giallo ocra.
6. Piu’ superficie corporea per tatuarsi. E piu’ spazio per l’ego, ipertrofico come gli adipociti: gli epigoni di Norman Bombardini si mangeranno l’universo e ai vegetariani invidiosi non rimarranno che foglie di rucola.
7. Termoregolazione autonoma: caldo d’inverno, caldissimo d’estate. Il rivestimento adipocitario rende l’obeso adiabatico con l’ambiente esterno, coibentato verso le rigidita’ climatiche, isolato dalle asprezze invernali.
8. Tutta l’attenzione delle aziende farmaceutiche. Dopo i fumatori, e insieme ai vecchi, l’obesita’ e’ la manna dal cielo per i produttori di statine, antipertensivi, farmaci per il diabete, l’artrosi, la sindrome metabolica e la coagulazione del sangue.
9. La scena piu’ comica nella storia del cinema (inglese, by the way).
10. E poi, la conseguenza delle conseguenze: il centro dell’attenzione. Lo sguardo riprovevole dei magri, il disappunto indignato dei genitori salutisti, l’orrore negli occhi dei vegetariani oltranzisti. Al grande obeso si riserva lo stesso trattamento sociale destinato a Marilyn e Charlie Manson; al pari di una rockstar maledetta o di un serial killer leggendario, l’omino della michelin in carne (soprattutto) e (poche) ossa e’ oggetto di dibattito, mela della discordia, pietra dello scandalo.
A fronte di tante conseguenze, un’unica causa: mangiare. Mangiare tutto quello si vuole, e anche di piu’.
😀 😀 😀
Già!